venerdì 22 novembre 2013

Un mito, mille parodie


Se il successo di un’opera si misura anche dalle sue parodie, viene automatico annoverare Casablanca tra i film più amati di sempre.

La pellicola racconta le disavventure degli europei che cercavano una via di scampo dalla persecuzione nazista durante la seconda guerra mondiale. Arrivati in Marocco, a Casablanca, facevano di tutto per impossessarsi dei documenti necessari per prendere un aereo diretto in Portogallo, da cui avrebbero potuto salpare alla volta degli Stati Uniti. Dietro la Storia con la S maiuscola, troviamo la storia d’amore dei due protagonisti, Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Conosciutosi anni prima a Parigi, proprio nei giorni in cui i nazisti occupavano la città, si ritrovano nel locale che Bogart gestisce a Casablanca. Lei ora è sposata con un membro della resistenza ed ha bisogno di documenti falsi per scappare. Lui l’aiuterà, nonostante l’ami ancora, anzi forse proprio per questo.

Bella storia, ma quello che rende il film un capolavoro è l’incredibile quantità di scene da antologia, dalla Marsigliese cantata con orgoglio di fronte ai soldati tedeschi, allo struggente finale all’aeroporto, passando per il notissimo Suonala ancora Sam.

E le parodie di queste scene contribuiscono ad attestarne la grandezza.

Il più diretto è probabilmente Provaci ancora, Sam, che racconta del critico cinematografico Woody Allen, innamorato della moglie dell’amico più caro (Diane Keaton). Ossessionato da Casablanca, incontrerà il fantasma di Bogart che gli insegnerà come far innamorare una donna (peccato che certi atteggiamenti in Bogart sono sexy, mentre in tutti gli altri risultano soltanto maschilisti).

Altra parodia di Bogart e del film, con riferimenti anche ad altre pellicole con Bogie come Il mistero del falco, è A proposito d’omicidi, in cui Peter Falk imita benevolmente il mito Bogart (parodia di cui Falk aveva già dato un gustoso assaggio nel divertentissimo Invito a cena con delitto).

E la parodia ha toccato anche il mondo del fumetto, quando nel 1987 Giorgio Cavazzano, famoso disegnatore Disney, ha raccontato la sua versione della storia, con Topolino nei panni di Bogart, Minni in quelli della Bergman e Pippo in quelli del barista Sam. A dimostrazione di quanto questo film sia realmente universale.

Nessun commento:

Posta un commento