lunedì 25 novembre 2013

Il gatto che fa i biscotti


 
Il potere che la pubblicità ha su tutti noi è strabiliante ma talmente incontrollabile da sfuggire per primi ai pubblicitari. Lo scopo della pubblicità dovrebbe essere quello di convincere il consumatore a scegliere quel dato prodotto, il problema è che spesso la pubblicità rimane in mente (perché è simpatica, orecchiabile, originale), ma non persuade minimamente all’acquisto.

Alzi la mano chi ha mangiato delle caramelle Big Fruit solo perché ne era goloso il cavallo. Chi ha comprato le cialde Lavazza sperando di raggiungere Brignano in Paradiso lo ammetta. Chi se la fa addosso se non può andare al bagno di Paolo che ha Glade microspray lo dica adesso o taccia per sempre.

Ti ricordi queste pubblicità perché ti colpiscono, travalicando spesso anche il confine del buon gusto come lo scoiattolo scorreggione della Vigorsol o il padre che si toglie la camicia, mostrando fiero il reggiseno e confessando al figlio che non è suo padre ma sua madre (questo della Vivident, a sottolineare come le gomme da masticare siano accomunate dallo scegliere dei pubblicitari idiota)

Il potere della pubblicità è quello di confondere le masse. Quanti figli degli anni ’80 sentendo la Carmen di Bizet esclamano Ma questa è la musica dell’Aiax, mentre sarebbe ontologicamente più corretto il contrario.

Un esempio di quanto sia pregnante la pubblicità, lo dà il film d’animazione Il gatto con gli stivali. Prodotto nel 2011, ha la singolare particolarità di avere per il protagonista – il gatto, ovviamente – lo stesso doppiatore nelle versioni inglese, spagnola e italiana. Sto parlando di Antonio Banderas, interprete di molti film, ma per noi ormai il mugnaio del Mulino Bianco (complice anche l’imitazione che ne ha dato Maurizio Crozza). Insomma, quando vedi un gatto eroe che salta sui tetti e si destreggia con la spada meglio di Zorro ma te lo immagini a parlare con la gallina Rosita di come cuocia i biscotto uno per uno o riempia di crema i Flauti, capisci che la pubblicità nuove gravemente alla salute (mentale).
 

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