Grasso è bello,
recita un detto popolare. Non so se sia vero, ma certamente grasso è simpatico. I ciccioni – e non
c’è alcun intento offensivo nel definirli così – sono allegri, divertenti,
amano la vita e i piaceri che questa è in grado d’offrire. Pensate al dolce
sguardo di Papa Giovanni XXIII o alla fulminante ironia di Gigi Bramieri. Avete
mai visto un ciccione triste e arrabbiato con il mondo? D’accordo,c’è Giuliano
Ferrara, ma è l’eccezione che conferma la regola.
Si sta
concludendo proprio in questi giorni su Italia 1 la seconda stagione di un
telefilm per taglie forti: Mike & Molly. Lui poliziotto, lei maestra elementare, si conoscono ad una riunione
degli obesi anonimi. Si piacciono, si innamorano, si mettono insieme. Il loro
peso (s)forma è solo il pretesto per raccontare la quotidianità di una coppia
dei giorni nostri, con una serie di simpatici e ben caratterizzati comprimari,
dalla sorella un po’ zoccola di Molly, al compagno di pattuglia di Mike,
perennemente infoiato e sempre in cerca di compagnia femminile.
Ad
interpretare i protagonisti, due caratteristi bravi e preparati: Billy Gardell,
che si è fatto strada come comico-cabarettista, collezionando piccole
apparizioni in svariati telefilm, e Melissa McCarthy, che ha già ottenuto una
candidatura all’Oscar come attrice non protagonista per Le amiche della sposa.
Quello
che rende particolare questo telefilm è una cosa tanto banale quanto ormai non
più scontata: l’esistenza di una trama. La maggior parte delle sit-com
contemporanee sono solo una raccolta di gag una dietro l’altra. Divertenti, a
volte anche geniali, ma solo gag. Non c’è una vera storia in quei 23 minuti,
solo una vaga pretesa di filo logico. In Mike
& Molly non è così.
I due “falsi
magri” riescono a divertire puntando molto sull’autoironia, a dimostrazione che
non c’è niente come la gioia di vivere e l’appagamento del piacere (in questo
caso mangereccio) per essere felici. Alla faccia dei fanatici della bilancia.
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