Avrete notato che ci sono week-end in cui escono contemporaneamente fino a 10 film. Quando le pellicole in uscita sono poche, non sono comunque meno di 5. C’è un’evidente sovrapproduzione; in altre parole, si fanno più film di quanti la gente ne riesca a vedere. La conseguenza è che molti film che meritano passano inosservati e altri finiscono per saltare addirittura il passaggio al cinema, uscendo direttamente in dvd.
Capita
spesso ai seguiti di altre pellicole, come Tesoro, ci siamo ristretti anche noi
(girato sull’onda del successo anni ’90 Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi)
o Generazioni, ennesimo film della lunga saga di Star Trek.
Uno
dei film che negli anni ’90 subì questo trattamento, è Fuga dalla Casa Bianca.
Protagonisti della storia sono due ex Presidenti Usa di opposto schieramento
politico, interpretati da Jack Lemmon e James Garner. L’attuale Presidente (Dan
Aykroyd) vuole far ricadere su Lemmon la colpa di uno scandalo che lo riguarda.
Nel momento che Lemmon convince l’amico-nemico Garner della sua innocenza, i
servizi segreti cercano di ucciderli prima che riescano a dimostrare che il
vero colpevole è l’attuale Presidente. Nonostante alcuni momenti di tensione,
il film è soprattutto un concentrato di battute e comicità che mette a nudo
alcuni dei problemi della politica americana, riuscito soprattutto grazie alla
straordinaria abilità degli interpreti.
Rimane la sensazione che sarebbe stato
ancora migliore (ed è già un ottimo film) se al posto di Garner ci fosse stato
Walter Matthau, l’abituale controparte di Lemmon, ma i due sono così
convincenti che non si perde più di un secondo a pensare Come sarebbe stato se.
Purtroppo
in pochissimi lo conoscono anche tra i fan di Lemmon, proprio perché in Italia
è uscito direttamente in home video. E un film così divertente, non volgare e
pungente, avrebbe meritato gli onori del cinema.
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